BOLLENGO – Per il secondo anno di fila l’eporediese Filippo Gilardino è campione italiano di downhill categoria Allievi. Il giovane di Bollengo, portacolori del team Tribe Hot Bikes che ha sede in quel di Mondovì, si è rivelato il pilota più forte nella sua classe, in occasione dell’intenso fine settimana che di recente si è svolto a Madesimo, in provincia di Sondrio.
Già sul gradino alto del podio nell’edizione 2024, in quella di quest’anno Filippo si è ripetuto, conquistando la medaglia d’oro nelle file dei Secondo anno. Una gara bella, difficile e spettacolare quella che ha visto Gilardino ritagliarsi, ancora una volta, ampio spazio a livello tricolore.
“Il tracciato era molto bello, tecnico, con diverse radici e terreno smosso, ma anche con una parte finale scorrevole, veloce e con alcuni salti, che mi è piaciuto parecchio – spiega il neo detentore del titolo – La trasferta per l’Italiano era iniziata con una caduta nelle prove di venerdì, per fortuna senza conseguenze, mentre nelle qualifiche del sabato, dopo che la gara era stata sospesa per una “bandiera rossa”, ho dovuto fare i conti con il diluvio e quindi ho fatto una discesa un po’ più conservativa”.
Nonostante tutto, ha fatto segnare il quarto tempo di categoria, mentre la domenica tutto è andato per il verso giusto: “La pista si è asciugata rispetto al giorno prima e come detto mi sono trovato a mio agio, così alla fine è arrivata una vittoria che mi riempie di soddisfazione”.
Avvicinatosi al mondo del ciclismo fuoristrada grazie al papà (che andava prima in moto e poi si è dedicato alla bici), con il quale ha condiviso un po’ di uscite da piccolo, adesso da 4 anni è nel mondo dell’agonismo ed i risultati raccolti lo stanno portando sempre più all’attenzione in ambito internazionale.
“Il programma del 2025 proseguirà con alcune partecipazioni alle gare del circuito europeo, poi a inizio agosto ci sarà la trasferta di La Molina, in Catalogna, per il Campionato continentale – dice ancora Filippo – Il mio obiettivo è provare a salire sul podio nelle uscite che andrò ad affrontare, ma cercherò come sempre di vivere ogni manifestazione senza pressioni eccessive, cercando prima di tutto di divertirmi”.
Infine, i doverosi ed immancabili ringraziamenti: “Uno lo rivolgo alla mia squadra, l’altro è naturalmente per la mia famiglia, che mi segue, mi supporta e fa il tifo per me, in ogni circostanza”.


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