CIRIÈ – La “famiglia” che da sempre contraddistingue quella realtà che risponde al nome di Leonida Esperanza si prepara per rivestire, ancora una volta, il ruolo di protagonista nel prossimo campionato regionale di Terza Categoria. La storica franchigia ciriacese, che porta avanti la storia di un club nato nel 1973, punta ad essere tra le squadre che nella stagione 2025-2026 hanno intenzione di lottare per un posto al sole.
Nella serata di venerdì 11 luglio 2025 il campo di via Grande Torino ha fatto da teatro al primo raduno ufficiale, con dirigenti, staff tecnico ed alcuni dei ragazzi chiamati a scendere sul terreno di gioco che si sono dati appuntamento qui per stare insieme, iniziare a fare “squadra”, e come vuole la tradizione condividendo qualcosa a tavola, gettando le basi per quello che sarà un team di primo piano.
Lo hanno fatto capire ampiamente Gian Piero Deangeli, direttore sportivo della Leonida Esperanza, il confermato mister Giuseppe Liberato e l’allenatore in seconda, Alberto Massa, i quali non nascondo le velleità della compagine ciriacese.
“Ciò che chiediamo in primis ai ragazzi è serietà, impegno e voglia di mettersi in gioco, per cercare di raggiungere un traguardo importante – hanno chiosato i tre – L’anno scorso siamo stati protagonisti per buona parte del campionato, poi qualcosa nel girone di ritorno non è andato per il verso giusto, ma adesso siamo qui, intenzionati a partecipare ad una Terza Categoria dove vogliamo dire la nostra”.
Tante le novità, con parecchi volti nuovi e molti giovani di prospettiva. Al momento la rosa del club gialloblu è composta da Fernicola, Cuzzi, Luca ed Andrea Quaglia, Luzzi, Donatiello, Giampiero, Locascio, Lusardi, Moreno, Anadone, Farina, Giampietro, Gallo, Novarino, Somma, Inserra, Pellegrino, Chiarle, Biccari, Migliore, Patellaro, Carlini, Cigna, Ferrigno e Cilurzo.
“La scelta di inserire diversi giovani – dicono i rappresentanti del Leonida Esperanza – è legata proprio alla volontà di gettare le basi per un progetto che porti bei risultati nel tempo. Quello che ci contraddistingue da sempre è il discorso di “famiglia”, di voglia di stare insieme e di giocare a calcio, divertendo e divertendoci, ma se possibile, anche vincendo”.
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