SAN GIUSTO – La prima stagione in Seconda Categoria si è chiusa con un approdo ai play off da considerare un buon risultato (seppur qualche rammarico, forse, rimane…), ma ora la Sangiustese vuole, a due anni dalla “rifondazione”, migliorare ancora e crescere, come squadra e come società.
In questa calda estate i rossoblu si stanno preparando, al parie delle proprie avversarie, in vista di una stagione 2025-2026 dove in tanti attenderanno i ragazzi di mister Fabiano Altobello con il coltello tra i denti. Un gruppo che mescola esperienza e gioventù, pronto ad essere protagonista, senza fare proclami, ma neanche dovendosi nascondere.
La società ha scelto di confermare la compagine che nella seconda parte di annata da poco archiviata si è meritata il pass per la poule promozione. “Questi ragazzi hanno fatto bene e quindi ci sembra giusto andare avanti per la strada intrapresa – dicono Stephan Grosso, direttore generale sangiustese, ed il direttore sportivo Franco Le Pera – Siamo molto soddisfatti del fatto che dopo appena due anni la Sangiustese sia, oggi, riconosciuta già come una realtà consolidata: ciò significa che sarà ancora più difficile lottare per gli obiettivi che andremo a porci, ma allo stesso tempo sarà per noi un enorme stimolo”.
Pochi i giocatori ai saluti (tra questi Ferrara e, in particolare, capitan Negro Frer, con il secondo che ha deciso di smettere), mentre per ora quattro sono quelli che scenderanno in campo da “nuovi” al “Cerutti”: “Si uniranno a noi Gianluca Perseghin, ex Torrazza, l’anno passato in Csi a Foglizzo, l’attaccante Simone Di Nuzzo, che arriva dalla Strambinese, il difensore Brescianini, giunto dal Pertusio e una nostra personale scommessa, ovvero Stefano Lombardi, classe 2009, sangiustese doc e proveniente dagli Allievi del Quinci Tava”.
Quella del 16enne centrocampista è una scelta particolare: “Ci ha positivamente colpiti vedendolo giocare in un torneo, poi abbiamo scoperto che non solo vive in paese, ma lui ed il papà sono nostri tifosi, abbonati che venivano la domenica a vederci. Sì, è una scommessa la sua, ma cercheremo di metterlo nelle giuste condizioni per crescere”.
Il mercato per ora non si chiude: “Rimane aperto, dato che ci farebbe piacere allargare il novero degli attaccanti, in maniera da permettere una maggiore rotazione agli elementi di bravura ed esperienza che abbiamo a disposizione. Faremo tutte le valutazioni e agiremo di conseguenza”.
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