IVREA – Il calcio femminile in Canavese continua il suo percorso di evoluzione, anche attraverso al prezioso lavoro dell’Ivrea Women guidata dal presidente Paolo Cominetto, realtà che nella serata di giovedì 18 settembre 2025 si è presentata in maniera ufficiale, tra ospiti di riguardo, staff tecnico schierato, giovani atlete, genitori presenti e moltissimo entusiasmo.
L’entusiasmo che guida un manipolo di donne e di uomini uniti nel nome dello sport, i quali spinti dalla voglia di dare spazio a tutte le ragazzine che amano il calcio (nonché di dare visibilità ad una zona d’Ivrea importante come il quartiere Bellavista) hanno deciso di mettersi in gioco, creando una società ex novo.
Con a fianco il primo cittadino eporediese, Matteo Chiantore, ed alla presenza di Monica Menegatti, collaboratrice Figc che si occupa dell’attività femminile a livello regionale, il gruppo composto dal già citato Cominetto, dalla vicepresidente Miriam Raimondi, dal responsabile tecnico Roberto De Paola, dalle altrettante importanti componenti del direttivo Cristina Cutruzzola e Barbara Ferrino, ha voluto incontrare cittadinanza e famiglie delle atlete, per far comprendere a pieno gli obiettivi del progetto Ivrea Women (che, tra l’altro, collaborerà sia con l’Ivrea Calcio maschile che con l’associazione sportiva Insuperabili).
“L’obiettivo che ci poniamo – spiega De Paola, che avrà pure il compito di guidare la squadra Under 15 – è quello di dare la possibilità a più ragazze possibile di praticare lo sport che a loro piace. Non possiamo nascondere che nel 2025 ci siano ancora dei pregiudizi intorno al calcio femminile, mentre i numeri invece confermano la voglia di tante giovani e giovanissime di scendere in campo per divertirsi”.
Proprio così, perché la filosofia del club arancione è anche quello: far sì che le proprie calciatrici si divertano: “Non è un caso che ci stiamo concentrando molto sulle categorie più piccole come Under 8, 10 e 12 – prosegue il responsabile tecnico – che saranno seguite da Francesco Parrotta, coadiuvato da una serie di collaboratori altrettanto validi e capaci. Siamo partiti da lì, proprio per cercare di costruire qualcosa di solido, una base su cui poggiare un progetto che nel futuro speriamo di riuscire a far evolvere”.
Quattro gruppi, oltre una quarantina di atlete, tanto entusiasmo ed un simbolo importante stampato sulla maglietta: “E’ quello storico dell’Ivrea, che Stefano Braghin, il quale ne è titolare, ci ha concesso gratuitamente. Oltre alle ragazze dell’Eporediese coinvolgiamo quelle del resto del Canavese e della Bassa Valle d’Aosta, e naturalmente siamo qui pronti ad accogliere a braccia aperte coloro che vorranno sposare la nostra filosofia”.
A Bellavista, quindi, il progetto Ivrea Women parte con tutte le migliori intenzioni: “Un occhio al nostro territorio, con il desiderio di essere punto di riferimento per chi è appassionato, è tra i motivi che ci ha spinti a creare questo club – conclude Roberto De Paola – Personalmente sono molto contento di far parte di tale iniziativa: da uomo di calcio e di sport mi sono appassionato alla realtà del football al femminile e trovo che le potenzialità di crescita ci siano, eccome”.
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