CASTELLAMONTE – Se in casa SA Castellamonte prima squadra e Juniores stanno lavorando sodo per ritagliarsi uno spazio nei rispettivi campionati, non da meno è il settore giovanile gialloblu, il punta a crescere, nei numeri e nella qualità, come da progetto portato avanti dal direttivo guidato dalla presidente Cristina Gindro.
La “linea verde” del club altocanavesano, coordinato da Mauro Fasso (che si occupa di fare da “trait de union” tra attività agonistiche, Settore Giovanile Scolastico e Scuola Calcio) in questo percorso pensato per allargare gli orizzonti punta sui nomi di Luca e Lino Moretto, rispettivamente figlio e padre, da anni impegnati in Canavese nell’opera di crescita dei più piccoli.
I due sono chiamati rispettivamente a vestire i panni di Responsabile delle attività agonistiche e di Responsabil SGS e Scuola Calcio: l’esperienza non manca, la voglia di mettersi nuovamente in gioco e di fare bene pure, il tutto nell’ottica di dare una mano concreta al club castellamontese.
“Sono al mio terzo anno qui – dice Luca Moretto – ed anche questa volta ho voglia di inseguire una sfida nuova. Due anni fa ambiamo puntato sulla possibilità di crescita dei 2011, ed oggi possiamo dire di aver ottenuto i risultati sperati. Adesso, insieme ad Alessandro Tilloca, proveremo con il gruppo che conta nelle proprie fila 2010 e 2009: si tratta di un’altra scommessa, stimolante, che ci permette di guardare con entusiasmo al ruolo che andiamo a ricoprire”.
A Lino Moretto, invece, è stato chiesto da fare da “faro” per le categorie dalla Esordienti in giù. Un punto di riferimento per allenatori, dirigenti e ragazzi che vestono i colori dell’SA Castellamonte: “Direi che di esperienza ne ho da vendere ed è questa che metterò a disposizione dei ragazzi del nostro settore giovanile. Siamo qui per lavorare con loro, per farli crescere, correggere le mancanze, aiutarli a migliorare. Certo che il calcio è mutato tanto con il passare degli anni: in una scala da 1 a 10 direi un 9, perché ad essere cambiati sono stati tanto i giovani, soprattutto sotto l’aspetto umano, ma anche i genitori, quelli presenti fuori dal campo. Cercherò di fare del mio meglio per essere d’aiuto al club e trasmettere ciò che tanti anni di calcio mi hanno insegnato”.
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