VIALFRÈ – “Si chiudono porte, si aprono portoni…” è la frase di Dario Dighera che al meglio riassume l’estate sportiva del tecnico di Vialfré, il quale in questi giorni è diventato ufficialmente il nuovo allenatore della Primavera del Bra, club neopromosso tra i professionisti.
Dopo che nell’ultima stagione aveva portato il Vallorco (Promozione) alla salvezza, il mister canavesano era stato inizialmente ingaggiato dal Settimo (Eccellenza), avventura finita ancora prima di cominciare per una inaspettata, quanto incredibile, scelta del club delle “violette”.
Nei giorni scorsi è arrivata la proposta dal sodalizio “pro” giallorosso, che Dighera ha deciso di accettare con piacere: “Nasce tutto dalla chiamata del ds Menicucci e del dt Stefano Sorrentino: ci siamo parlati, abbiamo visto che questa poteva essere una buona soluzione per tutte le parti in causa ed ora eccomi qui, pronto per una nuova avventura, che mi vedrà lavorare in stretta sintonia anche con Fabio Nisticò, l’allenatore della prima squadra, che conosco e con il quale c’è stima reciproca”.
Una stagione intensa, carica di significato e dove gli impegni saranno tanti ed importanti quelli che vedranno i giovani del Bra e Dighera affrontare un campionato insidioso: “Il nostro è un bel girone, complicato, con avversarie come Sambenedettese, Livorno, Forlì, Torres, Novara, trasferte di una certa rilevanza. In questi giorni ho seguito i sette ragazzi che sono aggregati alla squadra maggiore, stiamo lavorando alla definizione del gruppo, che naturalmente dovrà maturare proprio in prospettiva di operare in funzione, se necessario, del team di serie C”.
Dighera, come sempre, è pronto a portare la propria esperienza: “La metterò a disposizione di questi ragazzi che sono chiamati ad un impegno importante, fatto di 5 giorni di lavoro a settimana, di allenamenti che iniziano alle 15 e che saranno intensi. Sono qui per farli crescere, metterli nelle condizioni di fare bene, ed allo stesso tempo sarà una nuova esperienza per me, pronto a mettermi in gioco come in ogni progetto che sposo”.
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