CHIVASSO – Un’altra pista amata, quella di Assen, dove Francesco Bagnaia deve cercare di tirarsi fuori da quel “pantano” che nel 2025 lo ha rallentato e che gli sta impedendo di essere veloce quanto i suoi due rivali che lo precedono nella classifica della MotoGp
In Olanda, su quel tracciato che nel passato è stato definito come “L’università della velocità”, questo fine settimana andrà in scena la decima tappa del trofeo iridato 2025 e ancora una volta gli occhi saranno puntati sul chivassese, per capire se da qui alla fine della stagione (che è ancora molto lunga, dato che ci sono altri 12 appuntamenti dopo questo) il portacolori della Ducati Lenovo potrà davvero concorrere per il titolo mondiale.
Se sino ad oggi Francesco ha collezionato tanti podi, una sola vittoria, ma anche prestazioni deludenti e degli “zeri” che lo costringono a rimanere lontanissimo dalla vetta (ben 110 i punti di vantaggio che ha il leader Marc Marquez nei suoi confronti, 70 poi quelli in meno che il nostro ha rispetto ad Alex Marquez, che è secondo), da lui ci si aspetta ad ogni uscita uno scatto in avanti, una “rivoluzione” che gli permetta di tornare ad occupare quella prima posizione che negli anni scorsi era quasi una consuetudine.
Assen, come detto, è una pista che Bagnaia conosce bene ed apprezza, avendoci già vinto in altre 3 occasioni: ecco perché qui i risultati che arriveranno sia dalla Sprint (che si corre oggi, sabato 28 giugno, alle ore 15) che dalla corsa “lunga” (al via alle 14 di domani, domenica 29) saranno una importante “cartina al tornasole” per comprendere cosa attenderci, in futuro, dal canavesano.
Francesco non ha mai nascosto di non aver sino a qui risolto i dubbi, le incertezze e le problematiche legate al feeling con la moto 2025, ma lo stesso ha rimarcato che proverà a risalire la china (comunque, ricordiamolo, è terzo nel Mondiale), cercando di giocarsi sino all’ultimo tutte le sue carte.
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