CANAVESE – Il fatto che la penultima tappa del “Giro d’Italia” di ciclismo, edizione 108, con un ampio passaggio nel territorio canavesano, potesse offrire delle sorprese era abbastanza scontato. Che i 205 chilometri della Verres-Setrière rivoluzionasse la classifica, con il successo nella generale di Simon Yates, non era invece affatto prevedibile, almeno per quello che hanno offerto i protagonisti della kermesse targata Rcs Sport.
La corsa in rosa, che nella mattinata di ieri è transitata prima nella zona dell’Eporediese, poi nell’Alto Canavese, con il passaggio lungo la Pedemontana, l’attraversamento di Salassa, Oglianico (dove sono state realizzate le foto qui presenti), Favria, Busano, Rivara e Levone, per poi proseguire nel Ciriacese e in parte delle Valli di Lanzo, ha regalato incredibili emozioni e il cambiamento sostanziale, quando manca solo più la passerella di Roma, della graduatoria assoluta.
Alla fine l’esperto campione della Visma Lease a Bike ha beffato i due rivali in quel momento più accreditati, ovvero Isacc Del Toro (che vestiva la maglia rosa prima della partenza dalla Valle d’Aosta) e Richard Carapaz, i quali nella risalita alla volta del Colle del Finestre hanno incredibilmente alzato bandiera bianca, non riuscendo a rispondere all’offensiva, disperata ma allo stesso tempo efficacissima, del britannico che ha sopravanzato i due rivali rispettivamente di 3 minuti e 56 secondi e di 4 minuti e 43.
La corsa giornaliera (vinta dall’australiano Chris Harper) ha visto ancora una volta l’eccellente risposta del Canavese, con tanti tifosi ed appassionati che hanno salutato il passaggio del Giro lungo le nostre strade, tra momenti di festa, tifo, colori ed allegria, rallegrando la prima parte di sabato 31 maggio e confermando che, al di là di alcune sterili polemiche, le due ruote nella nostra zona sono amate e seguite.
Nota a margine, la settima piazza finale di un ritrovato Egan Bernal, il colombiano della Ineos Granadieres che per alcuni stagioni ha vissuto in quel di Buasca-San Colombano Belmonte, ed al quale il Canavese è legato da un affetto importante.






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